Che spettacolo al Bernabeu Il Real soffre e vince 4-3

Nella 12ª giornata della Liga, i madridisti battono il Maiorca in una partita piena di emozioni: dopo le doppiette di Robinho e Varela, i blancos vanno sotto per la rete di Guiza, ma rimontano con Raul e Van Nistelrooy. Tiene il Villarreal, respira il Betis di Cuper, perde il Levante
MADRID, 11 novembre 2007 - Quando il Maiorca arriva al Bernabeu, sono sempre emozioni forti. Poco meno di cinque mesi fa, il 17 giugno scorso, il Real Madrid si trovò ad affrontare gli avversari vestiti di rosso nell'ultima partita di campionato, quella che doveva riportare il titolo di campione di Spagna alla Casa Blanca. La squadra di Capello andò sotto, rimontò e finì per conquistare la Liga. Nella 12ª giornata di questo campionato, il Maiorca si è ripresentato nel tempio del calcio madridista e ha messo ancora a dura prova il Real, stavolta guidato da Schuster. Il 4-3 finale rende l'idea di quante emozioni abbia regalato questa sfida, che ha permesso al Real di allungare a +4 il vantaggio su Barcellona e Valencia. Tiene il passo della capolista, invece, il Villarreal, pur privo dell'infortunato Giuseppe Rossi: i "sottomarini gialli" sono rimasti a -1 dal Real superando 3-2 nel posticipo il Siviglia, a lungo in dieci uomini per l'espulsione di Daniel Alves. Doppietta di Franco e rigore di Matias Fernandez per la squadra di Pellegrini, reti di Kanoute e Luis Fabiano per gli andalusi.
ROBINHO E VARELA - Le cose, per il Real Madrid, si erano messe subito bene: al 12', un duetto tutto brasiliano tra Robinho e Marcelo (i due, tra l'altro, si assomigliano pure) aveva permesso all'esterno sinistro di crossare per la testa dell'attaccante, bravo a scavalcare il portiere Lux. L'1-0, però, è durato appena 2 minuti, perché Marcelo ha compensato con una papera difensiva quanto di buono aveva appena fatto in attacco: sul lancio di Ibagaza, un liscio del brasiliano ha liberato Varela davanti a Casillas per il comodo 1-1. Al 17', però, ancora Robinho ha riportato avanti i blancos: un gol irregolare, perché la posizione della punta della Seleçao al momento del passaggio di Raul era di fuorigioco. Gara in discesa? Macché. Dopo una traversa di Nunes che già aveva messo i brividi a Casillas, il portiere della nazionale spagnola si è dovuto arrendere di nuovo al 37'. Merito ancora di Varela, un terzino destro trasformatosi in ala pura, capace di agguantare il 2-2 con un siluro dalla distanza.
DECIDE RUUD - Al rientro dagli spogliatoi, il Real ha trovato una brutta sorpresa: il gol del bomber Guiza, liberato da un tocco di Arango per la botta che è valsa il 3-2. Per i tifosi del Real, però, la paura è durata poco. Ci ha pensato, una volta di più, l'ispiratissimo Robinho, splendido nell'assist per la comoda deviazione vincente di Raul. E dal 3-3 si è passati al definitivo 4-3 al 28', quando Van Nistelrooy ha sfruttato un passaggio di Raul per mandare in rete una delle poche palle giocabili capitate dalle sue parti.
LEVANTE K.O. - Tanti gol al Bernabeu, pochi nel resto della Liga. Il colpo grosso l'ha fatto il Racing Santander, vittorioso sul campo del Deportivo con un gol di Tchite. Pareggio senza reti per l'Atletico Madrid in casa dell'Almeria. Boccata d'ossigeno per Hector Cuper: il suo Betis va sotto in casa col Saragozza, ma la doppietta di Pavone rende inutile il gol di D'Alessandro. Importanti successi del Recreativo Huelva sull'Osasuna e del Valladolid sul Levante degli italiani. Espanyol sempre più su dopo il 2-1 all'Athletic Bilbao.